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"Propaganda i'm not falling for", il trend di TikTok dove tutto viene etichettato come propaganda

Rovesciamento dello standard o allontanamento dal significato reale del termine?

Propaganda i'm not falling for, il trend di TikTok dove tutto viene etichettato come propaganda Rovesciamento dello standard o allontanamento dal significato reale del termine?

Tutto quello che so sui Labubu lo so contro la mia volontà. Evidentemente, molti/e utenti su TikTok hanno avuto questa mia stessa realizzazione, poiché il pupazzo virale è stato recentemente etichettato come propaganda, in aggiunta a attività e consumi di altro tipo, come OnlyFans, SkinnyTok, il latte d’avena, il botox, gli uomini, Gracie Abrams, avere un lavoro. L’ultimo trend sulla piattaforma è "propaganda I’m not falling for", ovvero video che contengono liste di attività e oggetti considerati propaganda, arbitrariamente correlati alla canzone "I think about it all the time" di Charli XCX, in featuring con Bon Iver.

La propaganda secondo TikTok

Con il termine propaganda ci si riferisce universalmente a "una forma di comunicazione persuasiva impiegata da un’élite per controllare e modellare gli atteggiamenti e i comportamenti delle persone", ma gli utenti di TikTok sembrano avere una definizione diversa di propaganda: propaganda sono le sigarette elettroniche, la città di Berlino, il cambiamento climatico, avere figli prima del matrimonio, dividere il conto a metà, il mascara, non passare l’estate in Europa. Altri tipi di propaganda sono più specifici: ci sono i video di propaganda sulla letteratura, sul cinema, la religione, lo sport, la bigiotteria e la grafica. A prima vista, sembra un tentativo di rovesciare ciò che viene percepito come lo standard: un trend in cui le prescrizioni sociali e i modelli culturali vengono derisi collettivamente. Tuttavia, i video che ottengono un maggior numero di visualizzazioni e likes sono basati sul rage-baiting: i pronomi che non siano lui/lei vengono affiancati da uomini dello Scorpione, il veganesimo, l’ateismo, il femminismo liberale e l’estetica da clean girl

@vkyosina

no way

goddess of discord - CTRLWRLD

Propaganda, politica e piattaforme

La propaganda anti-progressista su TikTok è parte integrante di una più ampia struttura storicamente situata: abbiamo potuto assistere al suo disvelamento nel 2018, quando i media internazionali rivelarono che una società di consulenza britannica, Cambridge Analytica, aveva ottenuto l’accesso ai dati personali di 87 milioni di utenti di Facebook. Le informazioni raccolte erano state poi utilizzate per orchestrare campagne di propaganda politica a favore di Donald Trump e della Brexit. Se l’illecita estrazione e analisi di dati di milioni di persone rientra certamente in un tipo di propaganda, per così dire, interna, poiché nascosta in piena vista, ciò che accade su TikTok appare ben più insidioso e subdolo poiché opera in condizioni ben diverse, avvalendosi di propaganda definita computazionale.

@delaneydenton #fyp I think about it all the time featuring bon iver - Charli xcx & Bon Iver
@dilfhonkers sigh #fyp #foryoupage I think about it all the time featuring bon iver - Charli xcx & Bon Iver
@lxyzfbxx But why is everyone hating on gracie pls explain!! #propaganda #genz #millenial #fyp #relatable #foryoupagе #trendingsound I think about it all the time featuring bon iver - Charli xcx & Bon Iver

La propaganda computazionale sui social network

Come afferma Davide Piacenza nel suo saggio La correzione del mondo (Einaudi): "Essere su questi siti non ha piú molto a che vedere col rimanere in contatto con i propri affetti, o in generale con il coltivare le relazioni personali [...] è una dinamica che può riguardare alcuni siti noti [...] ma che non si applica al funzionamento di Instagram, Twitter e meno che mai agli ingranaggi [...] di TikTok. In questi spazi tutti parlano a tutti in qualsiasi momento, con un chiasso di voci che genera moli esponenziali di malintesi, ansie sociali, malesseri e mancanze di empatia". Inoltre, le caratteristiche infrastrutturali uniche di TikTok (la distribuzione algoritmica dei contenuti, l’enfasi su un sé algoritmizzato - algorithmized self - e una struttura basata sul remix e sulla creazione di meme) rendono la piattaforma particolarmente vulnerabile alla diffusione di misinformazione e disinformazione. Nel complesso, diversi studi hanno evidenziato come la piattaforma di proprietà cinese rappresenti un enorme veicolo per la disseminazione di contenuti di questo tipo. I casi più noti riguardano la guerra tra Russia e Ucraina, il cambiamento climatico, le ultime elezioni in Romania: riuscire a osservare tutto ciò con distacco e scetticismo richiede delle competenze digitali elevate, ma l’integrità informativa dovrebbe sempre essere una responsabilità primaria della piattaforma.